Maddalena accoglie il suo Gesù, lo aspetta, lo salva. Leggera come una carezza, la cura come panacea di ogni male, anche e soprattutto quello dell'anima. Dafne lo sa, lo sa da sempre che cos'è la cura. Dafne è donna, è avvolgente il suo narrare di Maddalena. Dafne riconosce la forza di Maddalena, la forza dell'amore gratuito. E non lo banalizza, anzi ne fa normalità del quotidiano. Che non c'è niente di più bello della normalità, non c'è niente di più rivoluzionario del coraggio della normalità, ogni giorno, tutti i giorni. E ci regala la normalità racchiudendola tutta in quella frase, quasi finale, del suo racconto: «Tu bruci, Gesù. Non dovevi alzarti». Dafne salva l'amore e la cura delle donne dalla retorica del maternage a tutti i costi. Perché Dafne sceglie, e fa scegliere Maddalena, come da secoli tutte noi donne scegliamo. Perché sentiamo, e il sentire è sangue. Dafne è Maddalena. Maddalena è il mondo.
[Alessandra Notarbartolo]