Eric Clapton è universalmente riconosciuto come il chitarrista più talentuoso e influente nella storia del rock. Vincitore di ben diciassette Grammy, è l’unico artista ad essere stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame per tre volte (sia come membro degli Yardbirds e dei Cream che come artista solista). Ma più che una rockstar, Eric Clapton è un’icona, l’incarnazione vivente della storia della musica rock. Ben noto per la sua riservatezza in una professione contraddistinta da apparenza ed eccentricità, Eric Clapton ci racconta, per la prima volta, le sue straordinarie avventure, sia professionali che personali.
Eric Clapton è la storia travolgente di un sopravvissuto, di un uomo che ha raggiunto l’apice del successo nonostante i suoi particolari demoni ed è, per questo, una delle biografie più avvincenti del nostro tempo.
“Proprio come i bluesmen che lo hanno ispirato, Clapton porta in sé il suo bel carico di cicatrici... la sua autobiografia è un’opera carica di sentimento” – People
“Un racconto avvincente di arte, decadenza e redenzione” – Los Angeles Times
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Eric Clapton nasce nel Surrey il 30 marzo 1945. Si distingue nei primi anni '60 come chitarrista solista di piccole formazioni: dapprima - con Paul Jones e Brian Jones – suona nei Roosters; poi collabora con Casey Jones and the Engineers e successivamente tra il 1964 e il 1965 riceve un incarico di prestigio negli Yardbirds. Lasciato il gruppo in polemica con la svolta beat della band, approda quindi nei Bluesbreakers di John Mayall, dove, conquista il soprannome di "slowhand", "manolenta", che lo accompagna per il resto della carriera. Con Mayall incide un solo LP, ma di quelli storici: BLUESBREAKERS del 1966.
Nel settembre dello stesso anno Clapton si lega a Jack Bruce e Ginger Baker e fonda i Cream, formazione che ottiene uno straordinario consenso con tre album in rapida successione, FRESH CREAM (1966), DISRAELI GEARS (1967) e il doppio WHEELS OF FIRE (1968). Proprio il 1968 però è anche l’anno dello scioglimento della band, che si separa dopo un concerto d'addio al Rainbow (ripreso su disco e film) per le diverse aspirazioni dei componenti. Clapton è all'apice della popolarità. Con un altro grande dell'epoca, Steve Winwood, anch'egli reduce da un altro gruppo di grande rilevanza – i Traffic - fonda la più chiacchierata band degli ultimi anni '60, i Blind Faith, che però incidono solo un disco.
Dopo un periodo di stallo creativo - in cui suona con Bonnie e Delaney Bramlett, due artisti americani piuttosto noti all’epoca -Clapton si unisce a Bobby Whitlock (tastiere), Jim Gordon (batteria) e Carl Radle (basso) e fonda i Derek and the Dominos. È una delle sue avventure più felici: scrivono un album famosissimo come LAYLA (1970), ma spariscono anch'essi in breve, a dimostrazione di certe inquietudini che cominciano a prendere Clapton, sempre più succube di cocaina ed eroina. Il mega-concerto del Madison Square Garden di New York a favore dei profughi del Bangla Desh nell’estate del 1971 è l'ultimo appuntamento pubblico di Clapton per un certo periodo.
Trascorsi due anni lontano dalle scene, alla fine del 1973 Eric Clapton torna - con l'aiuto dell'amico Pete Townshend – ad esibirsi in un concerto al Rainbow, da cui nasce anche un LP; da lì inizia una seconda carriera, che modula in modo differente i toni blues, mescolati nuovi “gusti” musicali. Trova subito una canzone giusta, "I shot the sheriff", un reggae di Bob Marley che infiamma le classifiche di tutto il mondo; la strada torna ad essere in discesa, con singoli fortunati come "Willie and the hand jive" e il pezzo di Bob Dylan "Knockin' on the heaven's door" e album come 461 OCEAN BOULEVARD e SLOWHAND.
Alla rinnovata attività discografica si accompagnano concerti in ogni parte del mondo; Clapton arriva fino alla Polonia (dove suona in compagnia di un altro grande virtuoso della chitarra, Albert Lee) e al Giappone, dove incide quello che è forse il suo disco migliore di questi anni, JUST ONE NIGHT (doppio dal vivo con splendidi pezzi blues). Nel 1981 realizza ANOTHER TICKET.
Passato alla WEA, Clapton si presenta alla ribalta discografica al principio del 1983 con MONEY AND CIGARETTES. Segue un periodo di pausa, che dura fino al 1984. A quel punto Clapton progetta un disco nuovo e chiede aiuto al vecchio amico Phil Collins: il risultato finale è l’album BEHIND THE SUN.
Il 1985 vede Eric Clapton impegnato in una lunga tournée europea e americana, e per il nuovo LP bisogna attendere il novembre del 1986. Curato in ogni minimo particolare dai produttori Tom Dowd e Phil Collins, esce AUGUST - dal mese di nascita del figlio Conor - un disco più morbido e rilassato, intessuto di rock e R&B che vede la presenza di altri ospiti illustri come Tina Turner, con cui l’artista duetta in "Tearing us apart" e Gary Brooker dei Procol Harum, cantante e tastierista in "It's in the way that you use it".
Tre anni più tardi Clapton pubblica con la Warner JOURNEYMAN, in cui intervengono altri musicisti di fama come George Harrison, Phil Collins, Chaka Khan e Robert Cray che suonano pezzi come "Pretending", "Running on faith" e "Old love". Segue la pubblicazione del doppio live 24 NIGHTS.
Un ulteriore successo Clapton lo segna con UNPLUGGED - pubblicato alla fine del 1992 - lavoro che esalta il repertorio classico rendendolo nuovo ed emozionante. Il disco vince sei Grammy Awards e vende in tutto il mondo 14 milioni di copie. Il 9 settembre 1995 esce poi FROM THE CRADLE, il nuovo album di Clapton, registrato senza sovraincisioni e contenente soltanto brani blues. L'album è seguito, nel 1998, dal disco più pop della sua carriera, PILGRIM. Escono poi un paio di raccolte: BLUES e CLAPTON CHRONICLES, prima della collaborazione con il vecchio maestro B.B. King che porta alla pubblicazione di RIDING WITH THE KING. Nel 2001 esce poi REPTILE, mentre nel 2004 esce ME AND MR. JOHNSON, in cui vengono rivisitate le canzoni del bluesman Robert Johnson. Il 2005 si chiude con una doppia pubblicazione: l’album di studio BACK HOME e il disco live tratto dalla reunion dei Cream, svoltasi a maggio 2005 alla Royal Albert Hall di Londra.
L’ultimo album è del 2006: THE ROAD TO ESCONDIDO in cui Clapton ritrova J.J. Cale, “responsabile” dei grandi successi “Cocaine” e “After midnight”. Nel 2008, Clapton suona regolarmente assieme al suo compagno nei Blind Faith Steve Winwood, esibizioni che vengono immortalate nel doppio disco dal vivo LIVE FROM MADISON SQUARE GARDEN (2009). Winwood appare inoltre in CLAPTON (2010), che vede anche la presenza di altri importanti artisti come J.J. Cale, Sheryl Crow, Allen Toussaint, Wynton Marsalis.
Nel 2013 esce una nuova edizione di SLOWHAND – 35TH ANNIVERSARY, che esce in diverse versioni (dal cd alla confezione deluxe) che si affianca al nuovo disco OLD SOCK, fuori nel marzo dello stesso anno. Nel novembre 2013 esce GIVE ME STRENGTH: THE ’74/’75 RECORDINGS, che contiene versioni rimasterizzate di 461 OCEAN BOULEVARD, THERE’S ONE IN EVERY CROWD, E.C. WAS HERE più FREDDIE ING CRITERIA STUDIOS SESSION e un Blu-Ray con 461. Nell'autunno dello stesso anno esce anche una versione espansa di UNPLUGGED. Nel luglio 2014, un anno esatto dopo la morte di J.J. Cale, Clapton pubblica per la propria etichetta, la Bushbranch, un disco tributo all’amico chitarrista. Si intitola THE BREEZE: AN APPRECIATION OF J.J. CALE, è attribuito a Eric Clapton & Friends e ospita performance di Mark Knopfler, Willie Nelson, Tom Petty, Don White, John Mayer, Derek Trucks e della moglie di Cale, Christine Lakeland. Contemporaneamente, si dice pronto a ritirarsi dall’attività live: a quasi 70 anni d’età, “viaggiare mi è insopportabile”. Nel 2016 arriva I STILL DO, che rinfocola, senza conferma diretta, l'ipotesi di un ritiro.
Nello stesso anno annuncia alcune date dal vivo nel 2017, in marzo negli Stati Uniti, a maggio presso la Royal Albert Hall di Londra e in settembre nuovamente negli Stati Uniti, dichiarando che saranno gli ultimi live della propria carriera.