Questa storia comincia nel cuore dell'Inghilterra in un ventoso pomeriggio d'inizio millennio. A Cambridge, in mezzo al fango di un cantiere edile e ai resti scheletrici di un frutteto, vengono ritrovati 148 diari di un autore ignoto, gettati tra i rifiuti da una mano anonima. Pagine fitte di una scrittura esile e urgente, pallida come un respiro; duemilacinquecento parole al giorno aggiunte riga dopo riga con foga e disciplina. Per una vita intera. Quelle pagine finiscono tra le mani di uno scrittore e diventano per anni un enigma da risolvere, un'ossessione, e infine un libro senza precedenti. Per scriverlo, Alexander Masters ha dovuto trovare una risposta a decine di domande che si ponevano sempre diverse, mentre la lettura dei diari proseguiva. Chi รจ ยซioยป, l'individuo misterioso che scrive piรน di cinque milioni di parole su di sรฉ senza mai registrare il proprio nome? E come ha potuto tradire il talento sublime per la musica, l'arte e la scrittura di cui si diceva dotato? Chi รจ il suo carceriere? E come sono potute finire in un cassonetto le memorie che ยซioยป ha appuntato febbrilmente dal 1952 al 2001? Chi รจ ยซEยป, la persona che ha amato? ยซIoยป รจ vivo o morto? Domande che sono l'innesco di un'indagine di carne e carta, che coinvolge investigatori privati e grafologi, tra archivi scolastici e antiche ville in rovina, alla ricerca della vita sprecata di una persona goffa, inefficiente e luminosa. Come un grande narratore, inseguendo la voce che tracima dai diari, Alexander Masters finisce per rivelarci la propria: Una vita scartata รจ la storia reale di uno scrittore-detective sulle tracce del proprio fantasma; รจ un romanzo in cui nulla รจ inventato, che con ironia, tenerezza e una suspense sottile racconta di una formazione mancata, del bambino che sopravvive intrappolato nel corpo di ognuno di noi. La storia del piรน prolifico diarista conosciuto, che mai sarebbe venuto allo scoperto se la sua opera e la sua vita non fossero state gettate via.