ÂĢQualcuno che conoscevo è una commedia gialla in cui anche la città di Torino [...] trova il suo spazio. [...] Una storia di mistero, un po' malinconica, che è anche la storia di crescita di una donna che cerca di ritrovarsi tra figli e relazione di coppia.Âģ
Corriere della sera - Jessica Chia
Se la sorte ti ha riservato un parto trigemellare, meglio prenderla con umorismo. Forse è per questo che Valentina Bronti, trentenne, torinese, una carriera messa tra parentesi, ha scelto per le sue tre bambine i nomi di Emilia, Carlotta e Anna, come le celebri sorelle BrontÃĢ.
Conservare alto lâumore non è cosÃŦ facile per Valentina, una vita incastrata tra illusori tutorial sulle pulizie domestiche e una relazione fallimentare con Marco, il padre delle bimbe che si è ritirato a dormire nello sgabuzzino.
FinchÊ un giorno viene convocata allâasilo perchÊ le tre piccole pesti hanno tentato la fuga trascinando con sÊ una compagna. Davanti alla direttrice, câè unâaltra mamma: Chiara Barberis. Altezzosa e severa, Chiara lascia in Valentina una strana impressione. Unâimpressione confermata dalla scoperta che si tratta proprio di ÂĢquellaÂģ Chiara Barberis: la sorella di Elisa, la ragazza scomparsa inspiegabilmente dieci anni prima, quasi inghiottita dal buio di una Torino che da sempre ha fatto del mistero il suo secondo volto.
à cosÃŦ che Valentina si ritrova in una storia piena di ombre e bugie. Con un entusiasmo e una sagacia sorprendenti, prima di tutto per lei, si tuffa nelle strade, nei palazzi signorili, negli atenei della città , improbabile ma tenace investigatrice. CiÃ˛ che Valentina scoprirà di Elisa, di Torino e soprattutto di sÊ stessa è la materia spumeggiante di questo romanzo, capace di tratteggiare un personaggio attualissimo in cui convivono senso di inadeguatezza, acume e unâostinata vitalità .