In Europa, nella seconda met├а degli anni Novanta, ├и avvenuto un golpe. Un golpe di tipo inedito. Non c'├и stato spargimento di sangue, ma molte vittime: migliaia di imprese hanno chiuso i battenti, milioni di persone, soprattutto giovani, sono rimaste senza lavoro, e altrettanti pensionati si sono ritrovati con assegni al limite della sopravvivenza. Non ├и stato un golpe ideologico. Non ha coinvolto un solo stato, ma tutti quelli dell'eurozona. E si ├и consumato quando le regole fissate dal Trattato di Maastricht - regole legittimate dai parlamenti nazionali e da referendum popolari e che grazie all'autorevolezza di Guido Carli prevedevano un impegno al rigore possibile - sono state stravolte da semplici regolamenti. Ovvero da documenti di rango inferiore, che non avrebbero potuto cambiare quanto stabilito da un Trattato, che ha valore costituzionale. Questo, invece, ├и successo con l'introduzione dell'euro. ├И stata la Germania a imporlo. E l'Italia, purtroppo, non si ├и opposta. Le conseguenze sono state, e sono, devastanti. Uno sfregio alle regole democratiche passato sotto silenzio. Anche sulla denuncia di Giuseppe Guarino, insigne giurista che ha rivelato l'accaduto, si ├и sollevato un muro di gomma. Ora questo libro - scritto da un noto cronista politico del primo telegiornale italiano - va a fondo. Ricostruisce il contesto storico, cita documenti, raccoglie testimonianze. Obiettivo: informare i cittadini. Scuotere la politica, tutta. Perch├й, come scrive nella sua postfazione l'economista americano James K. Galbraith, ┬лl'euro, nato sotto false premesse, ├и per se stesso una falsa entit├а┬╗.