«In un periodo in cui si inizia a parlare di ripartenza, in cui fra non molto gli adulti ricominceranno a lavorare, ai bambini mi sembra che non ci pensi quasi nessuno. Per cui ho pensato di scrivere una favola per loro, e anche per voi, se volete leggerla ad alta voce. Se poi vi piacesse, potreste fare una donazione al reparto di terapia intensiva di Livorno: ve lo dico da pisano» (M. M.).