Nonostante l'esito chiaro del referendum, a metà giugno del 1946, l'Italia non è ancora una Repubblica e sull'orlo di una guerra civile. Con Benito Mussolini prigioniero degli Alleati nel carcere militare di Peschiera del Garda e il Re insofferente allo spoglio, i vincitori in pectore temono di perdere il vantaggio sancito. Il maresciallo Giovanni Marzo non è ancora guarito dalle ferite e non può tornare con Claudia per non esporla di nuovo a pericoli mortali. Quando il custode del cimitero trova altri due corpi trucidati davanti alla porta dell'obitorio, uno dei quali è del suo vecchio aguzzino, Marzo pensa che si tratti della feroce epurazione post-bellica. Ma non crede ai suoi occhi nel vedere l'altro, e inizia frastornato l'indagine attraverso i percorsi ancora sotterranei e sanguinosi dei resistenti, per i quali l'assassinio è solo il particolare necessario per un incredibile disegno.
Dello stesso autore:
nella serie "I Racconti della Riviera":
#1: Doppio omicidio per il Maresciallo Maggio (Italiano, English, Français, Español)
#2: C'è sempre un motivo, Maresciallo Maggio! (prequel) (Italian, English, Español)
#3: Gioco pericoloso, Maresciallo Maggio!
#4: Affari sporchi, Maresciallo Maggio
#5: L'eroe
#6: I corrotti
#7: Comunque colpevole
#8: Difesa illegittima
#9: La vendetta di Hamed
#10: Il tratto finale
nella serie "Trilogia del Ventennio - maresciallo Giovanni Marzo":
#1: Per libere elezioni
#2: Le sezioni mancanti
La scelta (romanzo storico)
Qualcuno che ti protegga (romanzo di formazione)
Calciopoli ovvero l'elogio dell'Inconsistenza (graphic-novel)
Di qui a qualche anno (romanzo distopico)
L’assassino invisibile e altri racconti (raccolta)
<b>Sono autore indipendente dal 2012</b>, ho un numero ristretto di persone molto valide a condividere questo mio particolare impegno, tutte per passione, <b>e chissà dove stiamo andando</b>. Per ora,<b> ho trentasei titoli in catalogo</b> (alcuni tradotti in Inglese, Francese e Spagnolo), ho realizzato un marchio, ho partecipato come espositore alla Fiera del Lingotto (con altri autori) e a Umbria Libri (da solo). A gennaio 2017, il mio primo libro è uscito in abbinamento con il Corriere dell'Umbria con una collaborazione al tempo stesso coraggiosa e incoraggiante. Ho intenzione di continuare su questa strada <b>esplorando anche nuove forme di collaborazione</b>. Ho partecipato a Trame 2017, il Festival del Giallo di Assisi, come autore; al Festival del Giallo del Trasimeno e di nuovo al Lingotto con un evento dedicato all'autoproduzione (2022).</div>
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<b>Ho sempre letto</b>, prima fumetti e classici, poi gialli e thriller ma anche fantascienza, ucronia e distopia, e quello che via via mi capita, e lo stesso dicasi del cinema (o della fiction, come si dice ora) <b>sempre rapito da narratori che sapevano accendere la mia fantasia</b>.</div>
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Ecco: <b>da maresciallo dei carabinieri ho vissuto tantissime situazioni</b>, per verificare che veramente la realtà supera la fantasia, e non mi piacciono certe fiction buoniste in cui questo ruolo è relegato, chissà perché, a comprimario se non a macchietta.</div>
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Ho perciò immaginato e dato vita a un personaggio caratterizzato sì da certe peculiarità tutte italiane (e forse anche... <i>armesche</i>), ma <b>autentico, con pregi e difetti</b>, che si adoperasse alla soluzione di piccoli e grandi casi, <b>il cui ruolo avesse soprattutto piena dignità</b> tra i suoi colleghi di fantasia.</div>
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<b>Questo personaggio si chiama Franco Maggio</b>, è single, sulla quarantina, ha un passato che lo angoscia <b>ma non lo opprime al punto di non tentare di cambiare la sua vita</b>. E, tra tutti i suoi dubbi, non teme ogni giorno di alzarsi e impegnarsi anche quando non ne ha voglia o non ne varrebbe la pena, non solo perché <i>lo pagano per questo</i>, ma perché non vuole abbandonarsi a una deriva accidiosa.</div>
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<b>E così corre, per non oziare</b>; fuma, ma poi smette; <b>non si abbandona all'amore </b>perché teme le sue fragilità, ma poi lo fa lo stesso. E, nel frattempo, <b>risolve omicidi e furti di cellulari</b>, arresta spacciatori e assassini perché si trova sempre in mezzo a qualcosa di grosso, e non disdegna l'aiuto di zingari e malfattori,<b> emarginati con i quali sente forse qualcosa in comune</b>, perché non accetta luoghi comuni e, per lui, viene prima la coscienza e poi la legge, una cosa che non lo fa esattamente trovare a suo agio nello stretto gerarchico, e convenzionale in genere, in cui si muove.</div>