Meritiamo ciò che abbiamo? Il diritto di nascita conferisce anche il privilegio sul luogo dove siamo nati? Può l’assenza di una regola permettere un comportamento sbagliato, proprio per il fatto che non esiste una regola che condanna quel comportamento errato? Non sono domande per due cuccioli di lupo. Gli animali, si sa, seguono l’istinto e la natura, la legge del più forte, la legge che “naturalmente” seleziona i buoni dai cattivi. Ma Grigio e Fulvo non sono solo due cuccioli di lupo. Grigio e Fulvo sono due fratelli in grado di guardare oltre il muso affilato, capaci di fiutare fra le pieghe del vento per sentire che poi non è proprio sempre tutto come ce lo aspettiamo. Non sempre la verità è ciò che ci hanno insegnato a riconoscere come tale. La verità è anche essere in grado di capire quando è il momento di cambiare, perché cambiare vuol dire crescere, e crescere è riconoscere nell’altro un altro se stesso, un lupo, una creatura, un essere vivente. Racconto di avventura, “La legge dei lupi” riscopre il valore della solidarietà, nonostante la fatica e il dolore che comporta il percorso verso la sua realizzazione. Grigio e Fulvo trasportano il lettore alla riscoperta della purezza dei sentimenti, alla semplicità del pensare, sinceramente, alla condivisione della ricchezza di cui disponiamo con chi ha lo stesso nostro diritto di goderne.