La problematica dellโimmanenza rappresenta sicuramente il fil rouge dellโintera produzione di Gilles Deleuze. Fin dal suo primo saggio, Mathesis, scienza e filosofia (1946), Deleuze situa infatti il concetto di mathesis universalis a livello della vita, di unโindividualitร che, perรฒ, in sรฉ rivela giร una sintesi universale, un sapere collettivo e supremo. Questi stessi rapporti instaurati tra lโuno e il molteplice si ritrovano anche allโinterno dellโultimo scritto di Deleuze, Immanenza: una vita... (1995), dove lโimmanenza assoluta trova il suo compimento allโinterno di โuna vitaโ, luogo generico dellโessere. Questa vita si connota come singolaritร non-individualizzata (ecceitร ), esattamente come i neonati ยซsi assomigliano tutti e non hanno individualitร , ma hanno singolaritร , un sorriso, un gesto, una smorfia [...]ยป. Concatenamenti ed ecceitร vengo a ritrovarsi, in ultima analisi, anche nellโarchitettura simbolica di un testo come Mille-Piani, la cui breve disamina, sotto forma dโintervista al filosofo, chiude questa raccolta.