ร tutta questione di sguardi. ร sempre stato cosรฌ. Il nostro โ quello degli umani โ รจ proiettato in avanti, spesso miope, quasi sempre selettivo. Il loro โ quello dei cani โ รจ ancorato al suolo, grandangolare, spalancato su un mondo dove niente รจ mai di troppo. Ed รจ il loro punto di vista basso, umile, mai servile, stoicamente onnipresente che ci insegna a essere umani. Andrea Scanzi racconta delle sue Labrador, Tavira e Zara: delle loro abitudini, delle loro peculiaritร , delle avventure di cui sono protagoniste. Ci sono categorizzazioni, e tipologizzazioni (cane bonsai, cane Springsteen, cane camionista), che finiscono per evocare quello che Shakespeare chiamava "il catalogo degli uomini". Ribaltato, perรฒ. Ci sono il sesso, le malattie, l'intelligenza emotiva. Un mondo in cui si ride, molto, e ci si commuove, non di rado. In Tavira e Zara, e in tutti i cani che a loro si accompagnano, si riflette la comunitร umana e lรฌ si scopre fragile e potente, sconsiderata e ottusa. Forse anche felice. Felicemente animale.
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