SVEGLIAMI QUANDO SARO' FAMOSO: STORIE DI ASPIRAZIONI E SUCCESSI IMPROBABILI

Un grande contributo lo diede proprio la Chiesa, imponendo regole e mistificazioni in ogni momento nel nome di Dio, ma di fatto volontà del clero, ma fu una realtà che malgrado il tempo, non aiutò a poter essere dimenticata o cambiata, fu solo l’auspicio ad una nuova tendenza, la modernità.

All’interno delle mura domestiche, la Coppia affronta un comune problema, di cui si ignora la provenienza, e come d’incanto c’è sempre la propensione a colpevolizzare il marito, come fosse un esercizio automatico di giustizia, l’unico capro espiatorio, ma dietro tanti automatismi spesso nascono delle certezze, ed anche inaspettate esasperazioni.

Quello che per tanti anni è sembrata una regola generale, entrando in un’aula di Tribunale, osservando la scritta sopra lo scranno più alto dove è seduto il Giudice, “LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI”, è diventata una giustizia che stravolge con le azioni, secondo cui si devono trattare in modo uguale pazienti uguali e si possono trattare in modo diverso pazienti diversi se le differenze sono rilevanti ai fini del trattamento.

Un po’ come dire, fammi sapere come ti senti oggi e ti riconosco la pena, o a quanto ammonta il tuo patrimonio economico e ti combino una giusta sentenza, o quanti dipendenti hai in fabbrica, o il tuo cognome mi ricorda qualcuno, si, sono il nipote di……mai dire di essere stati presi dal bisogno questa è l’indicazione che non siete nessuno.

Basterebbe ricordare grossi fallimenti di Società Italiane, perpetrati sempre dalle stesse persone, con mansioni ed incarichi diversi, ed aver notato che le risultanze giudiziarie siano state indolore, quasi a dire scusa se ti abbiamo fatto venire qui oggi, anzi in alcuni casi nuovi incarichi governativi con la retribuzione triplicata, ma non è un caso isolato, solo la fortuna di alcuni figli di mamma che hanno avuto segnato questo destino.

Relativamente aa alcune sentenze, ricordiamo le più eclatanti, come quella che vide un Onorevole che uscì illeso da venticinque processi, di Roma ma che si trovasse a Palermo spesso per passeggiare, complice l’area del mare, e che baciasse tutti quelli che incontrava del paese solo perché volesse dividere la sua gioia e componente affettiva con loro.

Poi, come risvolto della medaglia, incontri un povero disgraziato e scarichi tutte le ansie verso di lui e le oppressioni della settimana precedente che hai accumulato, e casualmente riscontri il reato di aver munto due capre lo stesso giorno alla stessa ora, e secondo l’interpretazione del Codice penale e la decisione di un Giudice rappresenta un reato, e lo condanni ad un anno di reclusione.

Raffigurare la Giustizia, è un esercizio comune a molti, ma immaginarla come una dea bendata, bilancia e spada alla mano, resta solo nell’idea di chi è mentalmente forte, solo per quelle persone che amano sognare ad occhi aperti.