Il critico serio - sostiene l'autore di Un'Odissea - non si limita a imporre il suo ┬лmi piace┬╗ o ┬лnon mi piace┬╗, ma d├а al lettore gli strumenti per farsi una sua idea. Dalla lirica di Saffo ai film di Pedro Almod├│var, dalla persistenza del mito del Titanic nella cultura contemporanea alla serie televisiva Mad Men, Daniel Mendelsohn ha sempre qualcosa di nuovo da insegnarci, e riesce a trovare un significato profondo e sorprendente laddove forse non avevamo mai pensato di cercarlo.
┬лLeggere un saggio di Mendelsohn significa essere istruiti e divertiti e, sempre, prendere coscienza di quanto altro c'├и da leggere e da sapere┬╗.
┬лNpr┬╗
┬лIl Michael Jordan della critica┬╗.
┬лThe New York Times Book Review┬╗
┬лSorrido sempre quando qualcuno intervistandomi mi chiede se le recensioni siano un modo per sbarcare il lunario (a differenza dei libri, che sarebbero, si sottintende, la "cosa vera"). Per me le recensioni sono il pezzo forte┬╗. Cos├н si legge nel Manifesto di un critico, un saggio che ├и una vera, illuminante dichiarazione di poetica. Il critico serio, sostiene Mendelsohn in quelle pagine, non si limita a imporre il suo ┬лmi piace┬╗ o ┬лnon mi piace┬╗ (come malauguratamente i social media ci abituano a fare), ma d├а ┬лa te lettore gli strumenti per farti una tua idea┬╗, condividendo la sua conoscenza, esplicitando le ragioni su cui si fonda il suo giudizio, e soprattutto cercando di trarre un senso dall'opera di cui si sta parlando. Ed ├и esattamente ci├▓ che questo critico serio non manca di fare negli scritti raccolti in ognuna delle tre sezioni tematiche di cui si compone Estasi e terrore: ┬лMiti di ieri ┬╗, dedicata a testi antichi e alla vita dei loro autori, ┬лMiti in technicolor┬╗, su film e serie televisive, e ┬лMiti d'oggi┬╗, che accoglie temi contemporanei e di stampo autobiografico. Che si tratti del rapporto fra teatro tragico e spazio pubblico nell'antica Atene o della parabola artistica di Almod├│var dagli esordi fino a Volver, della persistenza del mito del Titanic nella cultura contemporanea o di una relazione epistolare intrattenuta per un decennio con la scrittrice Mary Renault, o di qualunque altro tema, Mendelsohn ha sempre qualcosa di nuovo da insegnarci, e riesce a trovare un significato profondo e sorprendente laddove forse non avevamo mai pensato di cercarlo. E allora questi scritti, che si potrebbero anche leggere come frammenti di un'eclettica e proteiforme autobiografia intellettuale, si impongono soprattutto come luminosi esempi di quello che andrebbe considerato un genere letterario a s├й stante: la recensione seria, ovvero quella scritta da chi, ogni volta che entra in un cinema o in un teatro, ogni volta che apre un libro o ascolta un brano musicale, sente che ┬лc'├и in gioco qualcosa di straordinariamente importante┬╗.