Divina Commedia

Marsilio Editori spa
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Come fece notare Jorge Luis Borges, noi conosciamo Dante meglio dei suoi contemporanei, e cosÃŽ anche la sua Commedia, ÂŦche continuiamo a leggere e che continua a sorprenderci, che durerà oltre la nostra vita, ben oltre le nostre veglie e sarà resa piÃđ ricca da ogni generazione di lettoriÂŧ. Allo stesso modo leggiamo meglio certi canti ai quali i secoli a noi piÃđ vicini hanno aggiunto un’aura poetica che la sola esegesi storica non avrebbe mai dato. Dante non ÃĻ soltanto poeta: pensatore e teologo di acuta intelligenza, nella sua opera ricapitola il Medioevo latino e fonda il nuovo Umanesimo. Per comprendere e ampliare le molte linee interpretative che il poema sottende e chiarirne lo sfondo filosofico, questo nuovo commento mette in campo diverse competenze che consentono, pur nella profonda diversità dell’oggi, di intendere la “visione” della Commedia non riducendola a mera materia di studio. Attraverso introduzioni e commenti puntuali ai singoli canti, il testo fondativo della nostra letteratura rivive in un’esperienza di lettura inedita e sorprendente. Un’opera fondamentale per restituire centralità al testo e alla sua tradizione critica e poetica, che evidenzia quanto il Novecento abbia influito sulla ricezione della Commedia, nella consapevolezza che – scrive Carlo Ossola nell’introduzione – ÂŦmolto di piÃđ che i poemi dedicati agli eroi classici, questo ÃĻ il piÃđ grande nostos, poema del ritorno, dell’umanità, perchÃĐ non ÃĻ un recedere al prima, ma l’ascendere a un sempre accrescitivo che “di sÃĐ asseta”Âŧ. a cura di Carlo Ossola con la collaborazione di Luca Fiorentini Ilaria Gallinaro Pasquale Porro

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Dante Alighieri nacque a Firenze nel 1265 e sposÃē per decisione familiare Gemma Donati, dalla quale ebbe tre figli; partecipÃē alla battaglia di Campaldino (tra Firenze e Arezzo) e dal 1295 al 1302 si dedicÃē all'attività politica, ricoprendo cariche importanti nel comune di Firenze. In seguito a gravi tensioni e alla sconfitta del suo partito, Dante, guelfo di parte bianca, fu condannato e costretto all'esilio: a partire dal 1301 non potÃĐ piÃđ ritornare nella sua città. Condusse una vita di spostamenti da una corte all'altra, soggiornando presso diversi signori che lo ospitarono e gli affidarono incarichi diplomatici. Considerato il padre della lingua italiana, ÃĻ l'autore della Comedia, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la piÃđ grande opera scritta in italiano e uno dei piÃđ grandi capolavori della letteratura mondiale.

Carlo Ossola (1946) ha insegnato Letteratura italiana nelle Università di Ginevra, Padova e Torino. Dal 1999 al 2020 ÃĻ stato professore di Letterature moderne dell’Europa neolatina al CollÃĻge de France di Parigi. È condirettore delle riviste ÂŦLettere ItalianeÂŧ e ÂŦRivista di Storia e Letteratura ReligiosaÂŧ, membro dell’Accademia dei Lincei e dell’American Academy of Arts and Sciences, fellow della British Academy. Tra i suoi libri recenti pubblicati da Marsilio: Introduzione alla Divina Commedia (2012, 2021), Ungaretti, poeta (2016), Nel vivaio delle comete. Figure di un’Europa a venire (2018), Trattato delle piccole virtÃđ (2019). Sempre per Marsilio ha curato Il Porto Sepolto di Giuseppe Ungaretti e introdotto l’Edipo di Emanuele Tesauro e gli Oratori sacri di Pietro Metastasio.

LUCA FIORENTINI (1984) ÃĻ ricercatore in Letteratura italiana presso l’Università di Roma La Sapienza. I suoi interessi scientifici vertono soprattutto sulla prima ricezione critica della Commedia di Dante, a cui ha dedicato le monografie Per Benvenuto da Imola. Le linee ideologiche del commento dantesco (2016) e Petrarch and Boccaccio in the First Commentaries on Dante’s ÂŦCommediaÂŧ. A Literary Canon Before its Official Birth (2020).

ILARIA GALLINARO ha affiancato agli studi letterari quelli musicali al Conservatorio. Ha insegnato nelle Università di Parma e Lugano. Si ÃĻ occupata di Dante nel suo libro dedicato alle rappresentazioni dell’anima nella letteratura italiana (I castelli dell’anima. Architetture della ragione e del cuore nella letteratura italiana, 1999) e in alcuni saggi dedicati a Pia dei Tolomei, Piccarda e alla musica nella cantica del Purgatorio.

PASQUALE PORRO (1964) insegna Filosofia medievale, Filosofia antica e Filosofia dantesca all’Università di Torino. È stato professore di Filosofia medievale all’Università di Bari e a Sorbonne UniversitÃĐ Paris, e visiting professor in altre sedi. È stato vice-presidente della SociÃĐtÃĐ Internationale pour l’Étude de la Philosophie MÃĐdiÃĐvale (SIEPM) ed ÃĻ accademico della P.A. S. Thomae Aquinatis. Nel 2015 ÃĻ stato insignito del Premio internazionale ÂŦTommaso d’AquinoÂŧ. Tra i suoi volumi: Forme e modelli di durata nel pensiero medievale (1996) e Tommaso d’Aquino. Un profilo storico-filosofico (2012, tradotto in varie lingue).

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