Neurologia e letteratura hanno reso celebre Oliver Sacks, ma non sono i suoi unici amori. Le opere dei naturalisti dell'OttoΒcento, che sapevano fondere entusiasmo scientifico, senso dell'avventura e spirito di osservazione, sono un'altra delle sue passioni: una passione β verrebbe da pensare β irrevocabilmente relegata nel passato dall'Accademia contemporanea. Invece Sacks ha saputo trovare un'isola di affinitΓ , di aΒmicizia intellettuale e di genuina e disinteressata erudizione riscoprendo il suo interesse infantile per le piante piΓΉ antiche al mondo β le felci β e frequentando regolarmente le riunioni dell'associazione che se ne occupa, la American Fern Society. Non stupisce dunque che nel 2000, insieme a una trentina di altri pteridologi piΓΉ o meno dilettanti, sia partito per una spedizione scientifica informale nella regione in cui sopravvive la piΓΉ alta concentrazione mondiale di specie di felci β lo Stato di Oaxaca, in Messico β e che abbia tenuto un diario di quei dieci giorni di viaggio. La curiositΓ debordante, l'acume disinvolto e le capacitΓ associative di Sacks hanno poi fatto il resto: lungi dal limitarsi alla tassonomia botanica, il suo sguardo spazia con levitΓ dall'osservazione del passeggio nello zΓ³calo di Oaxaca de JuΓ‘rez alla storia del tabacco e del cacao, dalla distillazione del mezcal all'architettura antisismica degli Zapotechi, dall'astronomia precolombiana alle spirali logaritmiche presenti in natura, dalle esplorazioni gastronomiche di bevande al cocco e cavallette al legame fra arte rupestre e allucinogeni esotici. Β«La prima musa di Sacks Γ¨ la meraviglia per la molteplicitΓ dell'universoΒ» scrisse Pietro Citati a proposito dell'"Uomo che scambiΓ² sua moglie per un cappello" β e chiunque leggerΓ queste pagine deliziosamente divaganti non poΒtrΓ che confermare il suo giudizio.