Un libro non tentato dall'anti-politica. Al contrario. Che cerca di restituire senso alla politica. Un vademecum per chi avrà l'ambizione di governare questa Italia sfilacciata. Stefano Folli, "Il Sole 24 Ore"
Un libro serrato, impietoso. La tesi di fondo è la progressiva perdita di sovranità degli Stati nazionali e quindi dei popoli, un furto di pochi dei, con la conseguente riduzione dei cittadini allo stato di sudditi. Carlo Vulpio, "Corriere della Sera"
De Rita e Galdo raccontano il fallimento collettivo in cui il Paese è precipitato. Il divorzio tra il popolo e i suoi 'dei' è radicale e distruttivo. "la Repubblica"
Antonio Galdo, giornalista e scrittore, dirige il sito www.nonsprecare.it. Si è occupato spesso dei mali oscuri della società italiana, dalla pressione delle corporazioni fino alla crisi della nostra classe dirigente. I suoi ultimi libri sono Basta poco (Einaudi 20113), Non sprecare (Einaudi 20125) e L'egoismo è finito (Einaudi 2012).
Giuseppe De Rita, fondatore e presidente del Censis, è considerato tra i più autorevoli osservatori delle trasformazioni economiche, sociali e istituzionali del nostro Paese. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Dialogo sull'Italia. L'eclissi della società di mezzo (con Aldo Bonomi, Apogeo 2014); Il popolo della sabbia (Castelvecchi 2017); Dappertutto e rasoterra. Cinquant'anni di storia della società italiana (Mondadori 2017); Prigionieri del presente. Come uscire dalla trappola della modernità (con Antonio Galdo, Einaudi 2018). Per Laterza è autore, con Antonio Galdo, di Intervista sulla borghesia in Italia (1996), L'eclissi della borghesia (2011) e Il popolo e gli dei. Così la Grande Crisi ha separato gli italiani (2014).